mercoledì 10 aprile 2013

Cos'è il Museo di Scienze Naturali di Belvì?


Il Museo di Scienze Naturali di Belvì prese vita nel 1980, grazie alla passione di un gruppo di belviesi. La raccolta fonda le sue radici nei lavori del professor Friedric Reichsgraf Von Hartig, studioso di fama internazionale di entomologia ed ecologia, il quale negli anni Settanta, trovandosi a Belvì, diede avvio alla raccolta di reperti naturalistici. Seguendo le sue orme nacque l'associazione "Amici del Museo", che tutt'oggi gratuitamente ne garantisce la sopravvivenza e l'espansione. L'esposizione permanente raccolgi reperti provenienti da tutto il mondo, ma con un particolare e naturale privilegio verso le specie sarde, comprende le sezioni di:

- Paleontologia, dove sono esposti circa 150 fossili di tutte le ere geologiche e di provenienza prevalentemente sarda;
- Mineralogia, che comprende circa 500 minerali provenienti dalle miniere sarde tra cui alcuni molto rari;
- Faunistica, dove sono rappresentati circa 50 esemplari di mammiferi sardi e circa 400 di uccelli, da notare l'interessante la collezione di rapaci, molti dei quali ormai rarissimi;
- Entomologia, che raccoglie circa 70 teche tra lepidotteri, coleotteri, insetti vari e splendidi esemplari di farfalle da tutto il mondo;
- Erpetologia, dove è possibile osservare esemplari di lucertole, gechi, serpenti provenienti dalle diverse zone dell'Isola. 
Sono presenti inoltre diversi esemplari di conchiglie marine provenienti da tutto il mondo.

Oggi il museo conta circa 3500 visitatori all'anno, di cui scolaresche, turisti con una cultura medio-alta e appassionati.

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